L’amianto in condominio è una minaccia importante. Nessuno vuole esporsi in questi casi ma c’è una persona che ha degli obblighi ben chiari: l’amministratore. Questa è la figura che deve occuparsi della prevenzione e della gestione del rischio per tutelare i condomini.
Non deve essere l’amministratore a occuparsi di eliminare eventuali presenze di amianto in condominio, esistono ditte specializzate che con strumenti specifici gestiscono questa minaccia e smantellano strutture in totale sicurezza. Ma è l’amministratore a svolgere una serie di passaggi tecnici e burocratici.
Gli obblighi dell’amministratore rispetto al rischio amianto in condominio sono al centro delle nostre attenzioni come Group Up. Ecco cosa ricordare per la salute e il bene delle persone nell’edificio.
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Obbligo bonifica amianto in condominio
Non esiste un obbligo assoluto rispetto alla necessità di bonifica preventiva. Ma l’impegno dell’amministratore di condominio relativo alla presenza stessa del pericolo. Tutto viene chiarito dal D.M. 6/9/94: bisogna avere una coscienza chiara delle condizioni del manufatto. Quindi non c’è necessità di bonifica senza verifica che è obbligatoria. Quali sono gli obblighi di legge per l’amministratore?
Censimento e mappatura dell’amianto
L’amministratore di condominio non è obbligato a bonificare senza verifica delle condizioni. Ma deve censire e mappare elementi prodotti con i materiali contenenti amianto (MCA).
Questo significa che, insieme a un tecnico specializzato o attraverso un’azienda certificata, deve far analizzare l’edificio e individuare eventuali elementi contenenti amianto. I risultati positivi devono essere segnalati ai condomini e alle autorità competenti per la mappatura.
Valutazione del rischio e soluzione
La bonifica dell’amianto avviene in base alla sua pericolosità. L’amministratore di condominio, avvisati gli occupanti, deve prevedere l’analisi da parte di un’azienda competente per capire qual è lo stato di questo potenziale pericolo. Nel caso in cui sia compatto e in buone condizioni i rischi sono ridotti ma deve esserci una fase di manutenzione e controllo per evitare il deterioramento.
Se invece l’amianto si presenta in una condizione rovinata con friabilità degli elementi è necessario provvedere alla messa in sicurezza o all’incapsulamento. Che può essere accompagnato dal confinamento, ovvero la creazione di una barriera per separare l’oggetto dal contesto. Ma non è il metodo più sicuro, in condizioni di elevata friabilità si procede con la rimozione.
Per l’amianto non danneggiato e friabile non sarebbe necessario un intervento di bonifica ma solo un controllo periodico delle condizioni e il rispetto della manutenzione adatta allo scopo.
Ci sono rischi penali per gli amministratori di condominio?
L’amministratore può essere perseguito sia a livello penale che amministrativo. I suoi compiti vanno dalle attività di censimento e mappatura, l’individuazione dei Materiali Contenenti Amianto (MCA) nel condominio fino alla valutazione del rischio. L’amministratore, se non nomina un terzo responsabile, può essere responsabile sia degli inquilini che dei dipendenti se è anche datore di lavoro di eventuali portieri e giardinieri.
Attraverso competenze specifiche, deve valutare lo stato di eventuali fonti di amianto e prendere una decisione – accompagnata da tecnici del settore – rispetto al metodo di messa in sicurezza.
Un supporto chiaro per l’amianto
Per il problema dell’amianto in condominio, a volte, si teme di sbagliare proprio perché gli obblighi di bonifica non sono presenti. E bisogna valutare la pericolosità dell’artefatto prima di spostarlo, rimuoverlo o incapsularlo. I servizi che trovi su Group Up sono al tuo fianco, aiutano gli amministratori di condominio a muoversi con le giuste attenzioni.
Non è possibile gestire la presenza di amianto senza avere un supporto professionale. Per questo abbiamo pensato a un servizio perfettamente aderente alla legislazione italiana vigente.